Recensione “Origin” di Dan Brown

Titolo: Origin

Autore: Dan Brown

Editore: Mondadori

Pagine: 560

Prezzo copertina: €25

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Trama “Origin” di Dan Brown

Robert Langdon, professore di simbologia e iconologia religiosa a Harvard, è stato invitato all’avveniristico museo Guggenheim di Bilbao per assistere a un evento unico: la rivelazione che cambierà per sempre la storia dell’umanità e rimetterà in discussione dogmi e principi dati ormai come acquisiti, aprendo la via a un futuro tanto imminente quanto inimmaginabile. Protagonista della serata è Edmond Kirsch, quarantenne miliardario e futurologo, famoso in tutto il mondo per le sbalorditive invenzioni high-tech, le audaci previsioni e l’ateismo corrosivo. Kirsch, che è stato uno dei primi studenti di Langdon e ha con lui un’amicizia ormai ventennale, sta per svelare una stupefacente scoperta che risponderà alle due fondamentali domande: da dove veniamo? E, soprattutto, dove andiamo? Mentre Langdon e centinaia di altri ospiti sono ipnotizzati dall’eclatante e spregiudicata presentazione del futurologo, all’improvviso la serata sfocia nel caos. La preziosa scoperta di Kirsch, prima ancora di essere rivelata, rischia di andare perduta per sempre. Scosso e incalzato da una minaccia incombente, Langdon è costretto a un disperato tentativo di fuga da Bilbao con Ambra Vidal, l’affascinante direttrice del museo che ha collaborato con Kirsch alla preparazione del provocatorio evento. In gioco non ci sono solo le loro vite, ma anche l’inestimabile patrimonio di conoscenza a cui il futurologo ha dedicato tutte le sue energie, ora sull’orlo di un oblio irreversibile. Percorrendo i corridoi più oscuri della storia e della religione, tra forze occulte, crimini mai sepolti e fanatismi incontrollabili, Langdon e Vidal devono sfuggire a un nemico letale il cui onnisciente potere pare emanare dal Palazzo reale di Spagna, e che non si fermerà davanti a nulla pur di ridurre al silenzio Edmond Kirsch. In una corsa mozzafiato contro il tempo, i due protagonisti decifrano gli indizi che li porteranno faccia a faccia con la scioccante scoperta di Kirsch… e con la sconvolgente verità che da sempre ci sfugge.

Recensione “Origin” di Dan Brown [a cura di Elisa Pinca]

Il codice da Vinci, Angeli e demoni, Il simbolo perduto, Inferno: un crogiuolo di suspense, cultura, riflessioni, argomenti spinosi…come è possibile non farsi travolgere?
Inebriata da così tanti spunti culturali e ormai affezionata al professore di simbologia e iconologia delle religioni ad Harvard, Robert Langdon, non potevo che essere felice alla notizia dell’uscita di Origin. Soprattutto dopo aver letto che il libro in questione avrebbe trattato un tema relativo al dibattito scienza-religioni attraverso una rivelazione che avrebbe cambiato per sempre il destino dell’umanità e rimesso in discussione principi e dogmi dati ormai come acquisiti.
(piccola parentesi d’obbligo: studio per diventare insegnante e per permettere ai bambini di non fidarsi dei dogmi, ma di mettere tutto in discussione, Galileo Galilei mode on).

Acquistato alla prima occasione, delusa dopo pochi capitoli. Dove era finita tutta l’azione tipica dei volumi precedenti? La narrazione risultava davvero lenta, ero spiazzata.
Mio malgrado ho posato il libro, ma lui, invece che offendersi, ha continuato ad osservare imperterrito ogni mia mossa dall’alto della libreria. Era lì e mi fissava…e sapete benissimo quanto sia difficile ignorare la sensazione di sentirsi osservati, soprattutto se è accompagnata da domande esistenziali, focus del romanzo, “Da dove veniamo? “dove andiamo?”
Alla fine, il libro ha avuto la meglio, ed io sono soddisfatta di avere ceduto; “Origin” non è all’ultimo fiato come i precedenti romanzi di Dan Brown, ma mi sono decisamente ricreduta rispetto alla prima impressione.

In questo capitolo della saga Robert Langdon viene invitato al museo Guggenheim di Bilbao, per assistere all’intervento di Edmond Kirsch, ex alunno e grande amico di Langdon, noto in tutto il mondo per via delle sue invenzioni tecnologiche e delle sconvolgenti predizioni sul futuro.
Il futurologo, assieme alla direttrice del museo nonché fidanzata del re di Spagna, Ambra Vidal, ha allestito la più evoluta presentazione 3D di sempre, trasmessa su ogni piattaforma esistente.

E allora il mondo intero avrebbe capito che gli insegnamenti di tutte le religioni avevano davvero una cosa in comune. Erano clamorosamente sbagliati.

Tutto sembra procedere al meglio, gli spettatori sono al culmine della loro curiosità quando, all’improvviso il caos. Uno sparo, Kirsch viene ucciso da un colpo di pistola.
L’ammiraglio della marina Luis Ávila, mecenate di un misterioso mandante chiamato il Reggente, ha centrato il bersaglio lasciando in sospeso le risposte tanto attese.

Il professore ed Ambra, sentendosi minacciati, sono costretti alla fuga. Si troveranno immersi in una corsa contro il tempo alla ricerca della chiave, di 47 caratteri, necessaria per accedere al server remoto in cui è conservata la presentazione video di Kirsch così da poterne rivelare il contenuto a tutto il mondo.
Nel corso di un’unica notte, Langdon e la futura regina di Spagna, aiutati dall’efficientissimo assistente vocale di Kirsch, Winston, sono costretti a fare i conti con i capi delle tre grandi religioni monoteiste, con la Chiesa palmariana, la guardia reale, un sito di cospirazione e la corona spagnola.
Tra innumerevoli riferimenti e luoghi appartenenti al nostro patrimonio culturale, riusciranno i nostri protagonisti a scoprire e svelare le risposte?
Come si difenderanno da chi non vuole assolutamente che le cose cambino? Che le verità vengano messe in discussione?

Le religioni oscure finiscono e la dolce scienza regna” indizio o falsa pista? Da dove veniamo e dove andiamo sono le uniche verità che Kirsch nasconde?
«A volte è sufficiente cambiare la propria prospettiva per vedere la verità di un’altra persona.»

Consigliato a tutti i lettori che “credono” nella scienza, ma anche ai “seguaci” di qualsiasi fede. A tutti quelli che hanno amato gli altri romanzi di Dan Brown nonostante non sia assolutamente obbligatorio averli letti per comprendere quest’ultimo romanzo.
A tutti quelli che oltre all’apprezzare il dover risolvere un giallo, amano imparare nozioni su cultura, simboli, scienza, ecc…. Ma soprattutto a coloro che vogliono mettersi in discussione, riflette e scoprire nuovi punti di vista.
In poche parole, a tutti i lettori che semplicemente hanno voglia di leggere un buon libro.

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