recensione Olga di carta. Misteriosa

Recensione “Le storie di Olga di carta. Misteriosa” di Elisabetta Gnone

Trama “Olga di carta. Misteriosa”

Cosa significa diventare grandi? E come si fa? «Crescere è una faccenda complicata» direbbe il professor Debrìs, e Olga lo sa bene: per rassicurare una giovane amica, che di crescere non vuole sentire parlare, le racconta la storia di una bambina a cui i vestiti stavano sempre troppo grandi, anche se l’etichetta riportava la sua età, o la sua taglia, e che saltava nei disegni per fuggire dalla realtà. La storia di Misteriosa è la storia di chi fatica a trovare il proprio posto nel mondo, fugge da responsabilità e doveri, incapace di assumersene il carico, e combatte strenuamente per restare fanciullo. È anche, però, la storia di una bambina che non si arrende. Una storia che farà ridere, pensare e spalancare gli occhi per lo stupore; e che rassicurerà Olga, i suoi amici e i lettori di tutte le età su un punto, che è certo: per diventare splendidi adulti occorre restare un po’ bambini.

Recensione “Olga di carta. Misteriosa”

Non tutti i libri conquistano il cuore dei lettori allo stesso modo: ci sono i grandi testi che inevitabilmente lasceranno il loro segno nella storia, ci sono le grandi storie che smuoveranno la critica e gli animi, ci sono i libri scritti solo per le classifiche e quelli scritti solo per moda. Per fortuna il panorama letterario è vastissimo e per ogni lettore, secondo me, ci sono i libri giusti, quelli che sembrano scritti apposta per lui.

La serie “Olga di Carta” di Elisabetta Gnone è questo per me.

L’ho conosciuta nel 2016 con il primo capitolo della serie e me ne sono innamorata subito. Sembra quasi che tutti e tre i libri siano giunti tra le mie mani esattamente nel momento giusto.
Olga, la piccola protagonista della serie, ha la capacità di ridarmi il buonumore, è in grado di portare positività nelle mie giornate. Le sue avventure mi fanno vedere il mondo con occhi diversi, mi fanno vedere il bicchiere mezzo pieno.

Non posso quindi che ammirare e ringraziare l’autrice Elisabetta Gnone, che è riuscita a portare un raggio di sole anche nelle mie giornate più buie.

Nonostante sia passato un anno tra un libro e l’altro, ho ritrovato sempre la stessa forza nella protagonista e nelle sue storie. Io ho sempre il terrore che nelle serie la qualità vada via via scemando ma con la serie “Olga di carta” questo non è mai successo.

Ma chi è Olga? Perché ne sono così innamorata?

Olga è come una voce fuori campo o meglio, metaforicamente potrebbe essere la voce della nostra coscienza. È una ragazzina taciturna che ama gli animali e la natura, è una bambina che inonda i cuori di luce e che grazie alla sua creatività è in grado di far riflettere e sognare tutti gli abitanti della sua cittadina.

Olga ama infatti raccontare storie, storie che secondo alcuni degli abitanti sono solo il frutto della fantasia di una bambina, per altri sono racconti di avventure realmente vissute dalla piccolina.
In realtà ogni libro della serie è una storia differente: nel primo siamo stati spettatori dello straordinario viaggio di una bambina fatta di carta alle prese con il suo essere diversa dal resto del mondo; nel secondo capitolo abbiamo invece dovuto fare i conti con il più delicato tema della perdita, del vuoto lasciato da chi non c’è più; ora invece con “Olga di carta. Misteriosa” ci ritroviamo di fronte ad un argomento più leggero eppure importantissimo. L’importanza di vedere il mondo attraverso gli occhi della fantasia, l’importanza di sorridere e sorprendersi per le piccole cose, l’importanza di saper ridere anche nelle situazioni più difficili, l’importanza di non far scappare via il bambino che è in ognuno di noi.

L’autrice ci regala anche questa volta una storia limpida, cristallina, piena di positività ed anche questa volta lo fa con il suo solito stile: adatto agli adulti che possono leggere tra le righe tutti i messaggi che Olga lancia, ma anche ai bambini che si godranno le divertenti avventure della protagonista.

Non mi soffermo sulla trama fine a se stessa, come non ho fatto nemmeno per i capitoli precedenti, perché sarebbe riduttivo. Vi ho lasciato, come per le precedenti recensioni, solo le sensazioni e le emozioni che anche questo terzo capitolo della serie è riuscita a smuovere in me.

Vi lascio anche i link delle recensioni dei precedenti capitoli, leggetele se vi va, ma cosa più importante: leggete questa serie, assaporatene ogni frase, lasciatevi inondare dal buonumore della protagonista e ricordatevi di sorridere a chi vi sta accanto, alle difficoltà, alla vita!

La serie “Le storie di Olga di carta” di Elisabetta Gnone

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