Recensione Incastro perfetto di Matteo Falcone

Recensione “Incastro Perfetto” di Matteo Falcone

Incastro perfetto di Matteo Falcone è il romanzo che mi ha tenuto compagnia nei primi giorni d’autunno. Nel periodo dell’anno che amo meno, avevo bisogno di una storia che mi scaldasse il cuore. Ho scelto così di avventurarmi nella lettura di un romance, genere che solitamente evito a favore di qualcosa di più misterioso o avventuroso.

Ogni tanto però, ho bisogno anch’io di riprendere fiato e di concedermi qualcosa di leggero e dolce.

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Lui è Lorenzo. Ha quasi quarant’anni, una moglie che è diventata ex e una fidanzata alla quale sta per chiedere la mano. Lei è Iris. Ha un anno in più di Lorenzo. Si porta appresso lo stesso uomo, che la considera appena, fin dai tempi delle superiori. È moglie da sette anni e mamma da sei. Le strade di Iris e Lorenzo s’incrociano brevemente all’Oasi. Non è un locale, ma un piccolo parcheggio ai piedi di una collinetta in una zona tranquilla e appartata dal resto della città. Proprio quella sera, dopo il loro primo incontro casuale, il destino, travestito da temporale, fa perdere a Lorenzo il voucher regalo di una breve vacanza. Questo cambierà le loro vite per sempre. Una storia che ha come sfondo una Firenze caotica e romantica e una campagna toscana vestita del suggestivo e magico profilo di Siena. Una caccia al tesoro esilarante, riflessiva, spregiudicata e talvolta surreale, che unirà Lorenzo e Iris in quello che loro stessi arriveranno a definire l’Incastro Perfetto. Si troveranno entrambi catapultati nel mezzo di un inebriante girotondo, il tutto accompagnato da ottima musica. Perché anche la vita, come un bel film, ha un estremo bisogno della sua colonna sonora.

Recensione “Incastro perfetto” di Matteo Falcone

Incastro perfetto è quindi a tutti gli effetti un romance. Protagonista indiscusso del romanzo è l’Amore, più di Lorenzo e Iris che sono la voce narrante del libro.

Entrambi hanno un bagaglio emotivo non indifferente sulle spalle. Lorenzo, uomo dall’aspetto rude e dall’animo dolce, ha alle spalle un matrimonio fallito e all’attivo una delle storie d’amore più assurde di sempre: Claudia, la sua compagna, è una stramba ragazza con manie di controllo, iper-gelosa e che soffre di disturbi ossessivi-compulsivi.

La giornata tipo di Lorenzo: ufficio, rientro a casa con annessa crisi di Claudia, l’unico modo per placarla è mettersi insieme a lei a pulire da cima a fondo ogni angolo della casa, successivamente lei si chiude in bagno e lo lascia a cenare in solitudine, crisi di pianto isterico durante la notte e così via. Tutto d’accapo. Ogni giorno.

Insostenibile.

Dall’altro lato abbiamo Iris che nello scegliere il compagno della sua vita non è stata molto più fortunata di Lorenzo. Suo marito infatti, che trascorre le giornate sul divano con il videogames del momento, non la degna di nessun tipo di attenzione se non per soddisfare i suoi sporadici desideri sessuali.

Il fato, la casualità, una strana coincidenza o come volete chiamarla, spinge Lorenzo e Iris nella stessa direzione. L’Oasi, una collinetta alla periferia di una suggestiva Firenze, fa incrociare le vite dei due protagonisti. E noi lettori, in silenzio, guardiamo il loro amore sbocciare e divampare.

Tra un susseguirsi di dialoghi o meglio, prevalentemente di litigi, impariamo a conoscere a fondo le personalità e le vite dei protagonisti.

Io che sono particolarmente in fissa con l’introspezione dei personaggi, ho amato il modo in cui l’autore Matteo Falcone ha caratterizzato dettagliatamente i protagonisti. Non ho invece amato particolarmente la quantità di litigi inseriti nel corso della storia. Sia chiaro, erano perfettamente contestualizzati ma in alcuni punti troppo macchinosi e poco realistici.

Ciò nonostante ho apprezzato molto il romanzo che non partiva avvantaggiato considerando che non amo i romance.

Piccola chicca che devo segnalarvi prima di salutarvi: ad ogni chiusura di capitolo, l’autore ci lascia il titolo di una canzone consigliata. Un’idea carina che ho apprezzato tanto.

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