Recensione graphic novel Fahrenheit 451

Recensione graphic novel “Fahrenheit 451” di Ray Bradbury e Tim Hamilton

Piccola premessa prima di parlarvi di questo graphic novel: io non ho letto l’omonimo romanzo del 1950 né ho mai visto le trasposizioni cinematografiche. Tutto ciò che sapevo di questa storia era che l’autore catapulta i lettori in un mondo distopico in cui i vigili del fuoco sono, non gli addetti a spegnere incendi, bensì uomini che danno fuoco al materiale illegale: i libri.

Questa brevissima sintesi è stata più che sufficiente per spingermi a desiderare fortemente questo nuovo graphic novel.

 

Trama “Fahrenheit 451” di Ray Bradbury e Tim Hamilton

 

Montag fa il pompiere in un mondo dove gli incendi anziché essere spenti vengono appiccati. Armato di lanciafiamme, fa irruzione nelle case dei sovversivi che conservano libri e li brucia. Montag però non è felice della sua esistenza alienata, fra giganteschi schermi televisivi, una moglie che gli è indifferente e un lavoro di routine. Finché, dall’incontro con una donna sconosciuta, inizia per lui la scoperta di un sentimento e di un mondo diverso. In una società in cui leggere libri e possederne è reato, riusciranno almeno le parole a salvarsi dalla distruzione, dai roghi del potere? Un raffinato graphic novel, approvato da Ray Bradbury (che ne firma la prefazione), nel quale rivivono le allucinate e poetiche atmosfere di uno dei romanzi distopici più amati.

 

Recensione “Fahrenheit 451” il graphic novel di Ray Bradbury e Tim Hamilton

Ciò che caratterizza solitamente i distopici è un mondo molto diverso da quello a cui siamo abituati con leggi diverse, caratteristiche e tecnologie diverse. Apparentemente invece nel mondo creato da Ray Bradbury è tutto esattamente uguale a quello a cui siamo abituati tranne per un piccolo dettaglio: la libertà di pensiero non è vista di buon occhio, il tempo libero non esiste, i libri sono assolutamente vietati. Ogni uomo ha il suo lavoro, ogni donna la sua trasmissione tv da guardare. Ogni giorno, sempre uguale. Niente arte, niente emozioni, niente libri. Perché i libri non sono altro che scrigni in grado di far viaggiare con la fantasia, in grado di far riflettere, sognare, pensare.

La gente che pensa è però molto più scomoda della gente che esegue senza farsi domande, senza ribellarsi, senza vivere.

La popolazione all’interno di Fahrenheit 451 è composta principalmente da individui che hanno deciso di accettare questa realtà. Una realtà in cui i vigili del fuoco possono irrompere nelle case della gente e dar fuoco a tutti i libri posseduti illegalmente e anche ai lettori che non si costituiscono, se necessario.

Montag, il protagonista del graphic novel, è un vigile del fuoco abituato e quasi convinto che la realtà asettica e alienante in cui vive è quella giusta. L’incontro casuale con una ragazza fuori dagli schemi lo aiuta a guardare quella realtà con occhi diversi e finalmente a desiderare di sentire il mondo che lo circonda.

Con un libro in mano e un mondo pieno di colori da scoprire, Montag ci guida in questa storia che è ancora oggi così reale e tangibile.

Come dicevo prima, non ho letto l’omonimo romanzo e chi lo ha fatto afferma che sia molto più approfondito e coinvolgente del graphic novel. Io posso solo dire che ho sentito la storia di Ray Bradbury molto vicina e travolgente, merito anche delle fantastiche tavole di Tim Hamilton che con tratti decisi e colori intensi è riuscito a rendere reale e coinvolgente l’intera storia.

Io l’ho amato e lo consiglio a tutti, sia a chi come me non ha ancora letto il romanzo, sia a chi il romanzo lo ha già letto e amato. Ora vi lascio, ho un acquisto da fare, il romanzo “Fahrenheit 451” attende nel carrello Amazon!

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