Recensione “La vita nonostante tutto” di Tim Federle

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Quinn Roberts, sedici anni, aveva un solo grande sogno: scrivere dei dialoghi convincenti per il film realizzato con sua sorella Annabeth e portarlo a Hollywood. Questo prima che Quinn smettesse di andare a scuola, prima che sua madre iniziasse a dormire sul divano… e prima dell’incidente automobilistico che si è portato via Annabeth e che ha cambiato tutto. Almeno a Quinn è rimasto Geoff, il suo migliore amico che è convinto che sia arrivato il momento di andare avanti. Una sera Geoff riesce a trascinarlo a una festa dove, contro ogni previsione, Quinn conosce un ragazzo e si innamora all’istante. Così inizia a vedere il suo futuro come una sceneggiatura a lieto fine, ma affinché questo avvenga dovrà riprendersi la sua vita a tornare a esserne il protagonista.

Recensione “La vita nonostante tutto” di Tim Federle

Di tanto in tanto accantono il genere young adult per darmi a qualcosa di più impegnativo o semplicemente di diverso, ciò nonostante è un genere che apprezzo perché è in assoluto il più rilassante. “La vita nonostante tutto” si legge infatti in una giornata senza difficoltà, grazie anche allo stile scorrevole e molto semplice di Tim Federle.
La storia è molto lineare e nemmeno esageratamente originale ma ciò nonostante lancia comunque i giusti messaggi e intrattiene.

Il protagonista indiscusso è Quinn, sedicenne gay con un grandissimo sogno nel cassetto: diventare un grande sceneggiatore. Nonostante la sua giovane età ha già all’attivo parecchi cortometraggi, scritti da lui e girati dalla sorella maggiore Annabeth. Il loro sembra un duetto vincente, per Quinn tutto ciò che conta è riuscire a scrivere un vero e proprio film e farlo arrivare a Hollywood.

La vita però non sempre fila liscia come nei film e nonostante tu abbia la pellicola bene impressa nella tua mente, il destino mette davanti colpi di scena duri e sconvolgenti.
È un incidente stradale a stravolgere il copione di Quinn, un incidente che si porta via Annabeth.

Da quel giorno in poi, così come le fiamme hanno distrutto l’auto di Annabeth, il dolore ha consumato i sogni e la voglia di sorridere di Quinn.

Capitolo dopo capitolo impariamo a conoscere questo ragazzo in preda al dolore, alla delusione, alla rassegnazione. Ma conosciamo anche Geoff, il migliore amico di Quinn che nonostante i segreti e le difficoltà non si arrende, la sua missione è portare il sorriso sul volto del suo amico e soprattutto riuscire a trascinarlo fuori dalla sua camera.

Estremamente carini i capitoli in cui noi lettori possiamo vedere la storia attraverso gli occhi di Quinn che immagina la sua vita come fosse un film e descrive le scene, i dialoghi, le luci, le musiche che vorrebbe soprattutto nel momento in cui incontra un ragazzo in grado di scaldare il suo cuore rimasto per troppo tempo in pausa.

“La vita nonostante tutto” è una lettura per ragazzi a cui lo consiglio fortemente perché è piacevole, coinvolgente e positivo.
Non troppo indicato per gli adulti, tranne se non si desidera una lettura veramente rilassante per staccare la spina da tutto.

Voi amate questo genere letterario? Vi incuriosisce questo titolo?

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